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Monfrà Jazz Fest: l'ultima settimana e una conclusione tutta da ballare

Monfrà Jazz Fest: l'ultima settimana e una conclusione tutta da ballare

Monfrà Jazz Fest arriva agli ultimi due concerti a conclusione di una lunghissima e fantastica edizione, non prima però di aver regalato al pubblico una terza parte della rassegna 2023 dal titolo “Wine and spirits” andata in scena proprio a ridosso dei primi giorni di vendemmia sulle colline del Monferrato UNESCO.

Prima di raccontare la penultima settimana del fest c’è da ricordare il successo alla Birreria Moonfrà il 31 agosto del concerto degustazione con lo Smokey Notes duo (Simone Menicacci chitarra e Susanna Maiolani voce) esibitosi in un repertorio che ha spaziato dal country al pop rock, proponendo una propria versione di classici di Lenny Kravitz, Alanis Morisette, Chris Isaak e molti altri autori.

Ma è stato soprattutto il concerto del 1 settembre a rendere particolare il “Fest” con una prima assoluta capace di rendere giustizia alla storia e alla cultura del vino di questo territorio. Il pubblico si è trovato alla Mazzetti di Altavilla, in cima alla collina, proprio nel giorno in cui la storica distilleria ha incominciato a lavorare le vinacce per la 177ma volta da quando è stata fondata. Nel Parco a cura del ristorante Materia Prima una cena degustazione che, come ricorda il mastro distillatore Sanzio Evangelisti, è di prodotti a Km zero, una scelta coerente con l’anima sostenibile di questo Fest e poi due ore di musica. Al centro della serata un progetto coraggioso Les Bohémiens – Omaggio a Giacomo Puccini”, con il compito di tradurre in chiave jazzistica lo spirito e la musica del compositore Toscano scomparso 99 anni fa. Un’idea nata proprio a Colleretto Giacosa (Torino), patria del librettista che insieme a Illica realizzò la maggior parte dei libretti pucciniani, da un altro natio di quei luoghi: Enrico Perelli che ha concepito questo quintetto formato, oltre che da lui al pianoforte, dalla voce di Valentina Nicolotti, capace di lavorare benissimo sia sul registro lirico che leggero, da un mito della chitarra elettrica come Max Carletti, da Luca Biggio al sax tenore e clarinetto basso e Francesco Parodi, batteria. Perelli costruisce una narrazione affascinante che parte dalla voce in dialetto di Giacosa registrata su vecchio fonografo su cui si inseriscono i versi immortali di “Vissi d’arte”. Certo il lavoro offre un divertente gioco di rilettura: “O mio babbino caro” diventa una ballad con un leggero accento sudamericano, “Un bel dì vedremo” offre un intricato arrangiamento fusion prog e persino “Dolci baci e languide carezze” viene piacevolmente dissacrata da un riff che sfiora l’hard Rock e i Led Zeppelin, ma la vera bellezza del concerto è nel modo in cui questi straordinari musicisti riescono a cogliere l’intima essenza di ogni brano racchiusa nella sua armonia e giocarci, divertendosi e facendo emozionare il pubblico. Il loro “Nessun Dorma” è da brividi.

Il giorno dopo il Fest ha recuperato il Concerto nel Bosco previsto a giugno davanti all’eremo di Moncucco a Odalengo Grande. Stavolta niente temporale a fermare un’esibizione in una location che da anni è un must del MonJF, dove i musicisti e il pubblico sono letteralmente tra gli alberi. Anni, come ha ricordato il sindaco di Odalengo Grande Fabio Olivero, in cui la musica ha fatto bene anche all’eremo stesso, dai primi appuntamenti che lo vedevano soffocato dalle acacie a questa edizione dove è possibile visitarne l’interno. Ad esibirsi di fronte alla chiesta il trio formato da Alessandro Toselli, tastiere; Andrea Dalla Valle, batteria e Carmelo Scafidi al contrabbasso, interpreti di un jazz perfetto per le atmosfere rilassanti della location. Standard classici, come Satin Doll, Take the A Train, in a Sentimental Mood, una bella rilettura in chiave funky di Summertime, delicati colpi di spazzola sul rullante, virtuosismo che dialoga con il cinguettio sulle fronde. Al termine gli immancabili agnolotti nella merenda sinoira della Pro loco di Odalengo conquistano altrettanti applausi.

E siamo a domenica 2 settembre in mezzo ai filari dell’azienda Marco Botto Vini a Sala Monferrato (appena diventato comune sostenibile), con l’esibizione di “Les Moirettes vintage vocal trio”: trio vocale composto da Cecilia Minella, Giulia Zanellati e Diana Russo, in grado di intrattenere il pubblico con un repertorio fresco e vivace come loro: una carrellata infinita di classici dell’era ruggente dello swing divinamente armonizzati. Ma è quando rendono con lo stesso stile alcuni classici contemporanei che la cosa si fa interessante, tirano fuori travolgenti riletture di Seven Nation Army, o Wannabe delle Spice Girls o ancora Bad Romance di Lady Gaga. Il pubblico non riesce a stare seduto e alla fine cede alla tentazione ballando tra le vigne.

Gli ultimi due appuntamenti

 

Dopo quasi cinque mesi dall’inizio Monfrà Jazz Fest vede ancora due appuntamenti per chiudere il 2023. Il 7 settembre, alle 21, l’ultimo “concerto degustazione” alla birreria Moonfrà di via Visconti 9 a Casale Monferrato, luogo che è deputato alle esibizioni del Fest in un’atmosfera rilassata e conviviale.  Ad esibirsi un quartetto che vede alla sezione ritmica tre musicisti monferrini coinvolti attivamente nell’attività dell’Accademia Le Muse e nell’organizzazione del Festival, vale a dire Andrea Rogato, al pianoforte, Gigi Andreone, al contrabasso e Riccardo Marchese alla batteria. Accompagneranno Mila Ogliastro, cantante genovese molto nota nei jazz club di tutta Italia, ma anche compositrice e arrangiatrice.

 

Conclusione il 9 settembre con un concerto che si preannuncia già una Festa da vivere tutti insieme: pubblico e le tante persone che hanno lavorato per un programma di quasi 40 appuntamenti. L’appuntamento è in un luogo che fa parte della storia del MonfJF: la Distilleria Magnoberta di Strada Asti 6 a Casale Monferrato. Alle 21 va in scena “Let’s dance” con la The Kitchen Swing Band” ovvero Alberto Gandin, chitarra, Marco Serra batteria, Gigi Andreone, contrabbasso, Mara Panico, voce, Andrea Rogato, piano. Ma di fatto è una vera serata danzante visto che la serata sarà animata da Lindy Hoppers di The Kitchen Swing capitanati da Nicole Pipino. Per chi desidera alle 19.00 visita guidata alla distilleria. Se si vuole anche cenare dalle 20.00 è disponibile lo Street Food gourmet a cura di Il Vetusto Monferrato. E poi immancabili degustazioni. Prenotazioni 329.4514585. Ingresso gratuito al concerto, consumazioni a pagamento.  

Per informazioni www.monjazzfest.it