Riapre il Museo Civico dal 4 febbraio. Nuovo orario da martedì 9

Con il ritorno da oggi, lunedì 1° febbraio, alla zona gialla del Piemonte, quindi, da giovedì 4 febbraio i visitatori potranno tornare nel complesso museale casalese: «Finalmente possiamo riaprire al pubblico uno dei gioielli della nostra città: il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi - ha sottolineato il sindaco Federico Riboldi – Nel pieno rispetto delle regole, chi vorrà ammirare il prezioso e vasto patrimonio conservato nelle sale dell’ex convento di Santa Croce potrà tornare a farlo! Invitiamo quindi tutti a prenotare la propria visita sul nostro sito o telefonicamente e di venire ad ammirare le novità che abbiamo preparato».
Per gli amanti dell’arte, e del bello, sarà quindi di nuovo possibile scoprire non solo il ricco patrimonio del Museo Civico, ma anche le importanti e suggestive nuove proposte: «Come abbiamo raccontato in questi mesi di chiusura – ha spiegato l’assessore Gigliola Fracchia –, il Museo non si è mai fermato. I lavori e le iniziative di valorizzazione sono proseguiti senza sosta, per giungere preparati a questa attesa riapertura con un’offerta arricchita e più ampia».
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(aggiornato al 05/02/2021)
LE NOVITA' PER I VISITATORI
Le novità all’interno del Museo, invece, si potranno trovare in tutte e tre le sezioni: Pinacoteca, Gipsoteca Leonardo Bistolfi e nella sala dedicata a Carlo Vidua.
Nella Pinacoteca cinque nuovi Imperdibili accoglieranno i visitatori delle sale del primo piano: si tratta della valorizzazione delle opere più significative della Pinacoteca, con la realizzazione di un’ampia cornice retrostante con colori intensi e brevi pannelli didattici in italiano e inglese che permettano di identificarle facilmente.
Dopo Vasi di gerani di Angelo Morbelli e Battaglia degli Albigesi di Pietro Francesco Guala, ora i visitatori potranno soffermarsi su l'Autoritratto di Nicolò Musso, la scultura di inizio cinquecento di Sant'Antonio e il "trittico" risorgimentale di Garibaldi, Vittorio Emanuele II e Cavour.
Da non dimenticare, inoltre, la prestigiosa opera che da pochi mesi arricchisce la Galleria dell’Ottocento: lo Studio di testa di Pellizza da Volpedo proveniente da un privato collezionista che lo ha generosamente concesso in comodato triennale.
La chiusura forzata degli ambiente della Gipsoteca Leonardo Bistolfi dedicati al grande scultore casalese è stata l’occasione per una pulizia straordinaria degli ambienti, che ospitano 170 opere del maestro simbolista che ebbe fama internazionale tra Otto e Novecento. Si è provveduto alla ritinteggiatura delle sale e a un’attenta manutenzione dei gessi da parte di un restauratore abilitato.
Ma la Gipsoteca regalerà ai visitatori anche una nuova opera da ammirare: nella seconda sala, infatti, fa ora bella mostra di sé un piccolo bronzo che riproduce il particolare della testa del Cristo del Crocifisso che lo scultore ideò per la Tomba della famiglia Brayda nel Cimitero di Villarbasse nel 1901.
Nella mostra dedicata a Carlo Vidua, è stato deciso di sostituire i taccuini cinesi già presenti con altri non ancora esposti; inoltre sono stati inseriti nuovi pezzi provenienti dai depositi del Museo e in mostra per la prima volta.