Tutto pronto per la conferenza di domenica 30 sulla storia dei busti marmorei del Museo Civico di Casale

Confermata per domenica 30 novembre alle ore 16,00 nella Sala delle Lunette del Museo Civico, la conferenza di Anna Maria Riccomini, docente di Archeologia e Storia dell’Arte greco-romana e Storia dell’Arte Classica al Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia.
L’iniziativa si inserisce nella consueta calendarizzazione mensile di Mo(vi)menti d’arte e si propone come un interessante momento di approfondimento in cui saranno illustrati i risultati delle ricerche che la professoressa Riccomini ha condotto negli ultimi anni, tentando di ricostruire gli affascinanti percorsi di cui sono stati protagonisti le opere di proprietà gonzagesca, giunte a Casale Monferrato all’inizio del Settecento e poi confluite nelle collezioni sabaude.
È questo il caso dei busti in marmo di epoca romana conservati al Museo Civico, provenienti dalla collezione Vitta, donata da Giuseppe Raffaele nel 1916. La studiosa, infatti, ha identificato nei cinque marmi antichi casalesi dei tipici esempi di sculture di egregia fattura, un tempo vanto delle più prestigiose raccolte cinquecentesche di antichità, arrivando a ipotizzare – con affascinanti confronti – il loro arrivo a Casale Monferrato all’inizio del Settecento, proprio con il trasferimento delle collezioni gonzaghesche da Guastalla alla nostra città.
Da sempre le collezioni dei Gonzaga sono note per la loro ricchezza e qualità. Quella che giunse a Casale Monferrato, risalendo il Po, era parte dell’antica collezione di Cesare Gonzaga che, a seguito della sua prematura morte (1575) fu trasferita a Guastalla.
Cesare Gonzaga ereditò dalla nonna, la marchesa di Mantova Isabella d’Este, la passione per le antichità. Una passione che lo porterà a dilapidare il patrimonio e ad aggiungere altri debiti a quelli ereditati dal padre. Nei due anni trascorsi a Roma (1560-1562), Cesare riuscirà ad aggiudicarsi alcuni dei più noti marmi antichi della città, grazie all’aiuto di abili antiquari, come il parmigiano Girolamo Garimberti (anch’egli appassionato collezionista), e persino di noti scultori, come Tommaso della Porta, a cui il Gonzaga affiderà il restauro dei marmi appena acquistati. Appena giunti a Mantova, le statue e i busti antichi diventano un’irresistibile attrazione per viaggiatori e appassionati d’arte: la “divina galleria” dei marmi meriterà persino l’elogio incondizionato di Giorgio Vasari. Trasferiti nel palazzo di Guastalla, dopo la morte prematura di Cesare (1575), e ritenuti a lungo dispersi, i marmi della “divina galleria” stanno da qualche anno riemergendo in Piemonte e il Museo Civico di Casale Monferrato ospita alcuni tra i busti più celebri della raccolta.
La conferenza di domenica sarà seguita da una visita guidata gratuita ai busti romani conservati in Pinacoteca.
Per informazioni:
Museo Civico
Via Cavour, 5 – Tel. 0142.444249 / 309
cultura@comune.casale-monferrato.al.it - www.comune.casale-monferrato.al.it
Curriculum Anna Maria Riccomini.
Nata a Parma, laureata in Lettere Classiche all’Università degli Studi di Pisa, dove ha in seguito conseguito il diploma di Specializzazione e il Dottorato in Archeologia Classica. È stata borsista al Warburg Institute di Londra.
Dal 2001 insegna Archeologia e Storia dell’Arte greco-romana e Storia dell’Arte Classica presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia.
Ha pubblicato diversi studi e monografie sul riutilizzo di marmi antichi in età medievale, sulla “fortuna” dell’antico tra Rinascimento ed età neoclassica, sulla documentazione di archivio di antichi scavi (come gli scavi sette-ottocenteschi a Veleia), sulle vicende e trasformazioni in età moderna di monumenti antichi (come il mausoleo di Augusto), sulle descrizioni di raccolte antiquarie e siti archeologici da parte dei viaggiatori del Grand Tour, sulla storia del collezionismo di antichità. Ha anche pubblicato un manuale universitario sulla scultura greca, etrusca e romana e ne ha in stampa un secondo sul ritratto greco, etrusco e romano.
Da quando è a Torio la sua attività di ricerca è sulle collezioni sabaude di marmi antichi, tentando di recuperare i pezzi dispersi e di ricostruirne le complesse e spesso avventurose vicende collezionistiche: come nel caso dei busti al Museo di Casale Monferrato.
Inerenti al tema della conferenza ha scritto: Un gruppo di Esculapio e Igea tra Roma, Genova e Torino: nota sul collezionismo sabaudo di antichità; Si scoperse in un magazzino una montagna di statue, busti, teste, lapide e rilievi; La divina Galleria: marmi antichi dalla Galleria di Cesare Gonzaga in Piemonte; Marmi antichi da Roma a Torino: sul collezionismo di Carlo Emanuele I di Savoia; Contributi alla ritrattistica di età severiana dalla collezione Gonzaga.